Walter Lo Cascio (seconda parte)


  • Mi piace molto
    Anche a me piace molto questa immagine. Cosa c’è da dire? A mio avviso, ogn$i parola è sprecata. Tutto viene detto dall’espressione e dagli occhi della tenera nonnina Emilia. E’ inutile descrivere i retroscena di questa immagine, su come è nata, quando l’ho realizzata…ecc…. spezzerebbe quel velo di malinconica “poesia” che l’avvolge. Ognuno di noi in questa foto, può vedere ciò che vuole. Chi guarda quest’ immagine potrà chiedersi cosa mai starà scrutando al di la’ del vetro la vecchietta con quell’aria malinconica? Può emergere la solitudine di alcuni anziani, che vengono lasciati soli. A mio avviso le sue rughe, i suoi capelli bianchi, raccontano molto più di mille parole.
  • Cosa ne pensi della post produzione nell’era della fotografia digitale?
    Quando non esisteva il digitale, i fotografi, lavoravano alle proprie immagini in camera oscura. Impegnavano ore ed ore del loro tempo, per raggiungere i risultati che volevano. Io non sono un esperto di camera oscura, perché come ribadito nella precedente domanda, la mia formazione si è basata prettamente sul digitale. Però, per sentito dire, i fotografi che ci hanno preceduto, lavoravano con sostanze chimiche, spatole, ecc.. intervenendo così sulle proprie immagini per migliorarle. Oggi, siamo nell’era del digitale, la tecnologia si è fatta strada, e anche il settore della fotografia non è rimasto indifferente a questi progressi. E dal momento che i mezzi e gli strumenti per intervenire sulle fotografie digitali ci sono, perché non utilizzarli? Sono del parere che se una fotografia non è curata in fase di scatto, poi, in post produzione, è inutile metterci mano! Una buona foto, per me è tale, quando si presta bene ad essere rielaborata. Per rielaborazione intendo una giusta saturazione dei colori, una regolazione dei livelli, piccole o grandi clonazioni di elementi di disturbo e quant’altro occorra per rendere suggestiva una foto. Ognuno, ha il suo modo di intervenire in post produzione, e questi interventi se fatti con un certo stile e una certa tecnica, caratterizzeranno un fotografo rispetto ad un altro. E’ una sorta di firma sulla fotografia!
  • Una fotografia alla quale sei particolarmente legato?
    Sono legato a tutte le mie fotografie e specialmente a quelle che hanno ricevuto dei riconoscimenti. Per me sono come dei “figli”. Però, quella a cui sono particolarmente legato, è questa dal titolo “VECCHIETTA NISSENA, la sua storia sul suo volto” Questo è stato uno dei miei primi ritratti fatto ad anziani (se non l’avete capito, gli anziani sono i miei modelli preferiti…). Correva l’anno 2002, e mi trovavo con la mia compatta digitale della Fuji, a spasso per le stradine di Caltanissetta, quando in lontananza, mi accorgo, che sull’uscio della sua porta, vi era una vecchina piccolina, caruccia, con uno scialle colorato in testa. Con fare timido e impacciato (ancora non avevo acquisito la tecnica di “abbordaggio senile” vedi domanda che segue), mi avvicino alla vecchietta e le chiedo se potevo scattargli una foto. Forse, cosa più sbagliata non potevo chiederle!!! La vecchina naturalmente si rifiuta e mi manda a quel paese in modo molto garbato (non riferisco le parole…). Io rimango alcuni secondi davanti la sua porta e con la macchina al collo e con le braccia tese verso il basso, e l’obiettivo puntato verso di lei, tento uno scatto rubato senza guardare nell’oculare (il cosi detto scatto “come viene viene”). Dopo di che, saluto la vecchina e mi congedo da lei. Quando scaricai la foto sul mio pc, non mi sollazzo’ più di tanto. Risultato: una foto storta e un tantino sfocata, ma interessante nell’espressione della donna. Lasciai quella foto nella sua cartella per diversi anni. Nel 2005, volli partecipare ad un concorso fotografico che si era indetto nella mia città dal tema “La Sicilia: Gente luoghi, vita”. Ricercai nel mio archivio, qualche foto a tema con il concorso. Mi salto’ all’occhio quella vecchietta di 3 anni prima. Presi la foto, la “buttai” sul photoshop e cominciai a lavorarci. Una raddrizzatina qua, una maschera di contrasto maggiore, qualche saturazione parziale sulla foto ecc…. Dopo qualche ora di lavoro, il risultato finale è uscito fuori. Questa foto, è risultata vincitrice a quel concorso cittadino. Dopo di che, l’ho inviata ad altri concorsi fotografici nazionali ed internazionali, e la vecchietta nissena, si è fatta sempre onore classificandosi prima. Ecco perché, sono legato particolarmente a questa foto…. Il primo amore, non si scorda mai!
  • C’è qualche trucco che ci puoi svelare?
    I trucchi li fanno i prestigiatori con le carte. Se vuole le posso svelare il trucco dell’asso di bastoni che sparisce dal mazzo. Ma questo, non mi pare il sito giusto per parlar di questo! ;-)
  • Domani l’ultima parte dell’intervista…..