Luca Mosconi, fotografo e foto (seconda parte)


Quando hai capito di dover fare il fotografo?
A 10 anni circa…purtroppo mi ammalavo spesso e chiedevo a mia madre di comprarmi le cose per disegnare…ma ero negato e mi dicevo che i paesaggi che mi appassionavano tanto, forse sarei riuscito a riprodurli meglio fotografandoli

Come nasce l’idea di una tua fotografia?
Da un sogno…dalla frase di una canzone…dal passaggio di un libro, da un “flash” avuto passeggiando per la strada…nei modi più diversi, anche da cose che con la fotografia non hanno assolutamente niente a che vedere

Uno scatto al quale sei particolarmente legato?
La modella che in un giardino volutamente finto, davanti ad un cielo volutamente finto, annaffia un fiore volutamente finto. Questo servizio lo considero quello della “svolta”, quello che mi ha fatto sentire cresciuto, quello che mi ha fatto capire cosa mi piaceva fare (compreso costruire da zero i set) e che, the last but not the least, mi ha fatto conoscere una modella straordinaria che è diventata la protagonista di tanti miei lavori non per caso, ma perché sapevo che solo da lei potevo ottenere ciò che volevo in quel determinato lavoro.

C’è qualche trucco del mestiere ?
Trucchi si ma non segreti. Sono abituato a lavorare in studi dove ci sono anche 5 fotografi che lavorano. La collaborazione è il mio credo, convinto come sono che di fronte allo stesso soggetto ognuno ne da la propria personale interpretazione. Dico sempre che la tecnica si impara, ma la bella foto ce la devi avere già dentro

Chi vorresti fotografare?
Nessuno in particolare…gente tranquilla che non si spaventa di fronte alle mie “stramberie”, che non abbia la puzza sotto al naso e che non si aspetti capolavori ma abbia voglia di divertirsi insieme a me e ai miei collaboratori. Così è quasi sicuro che verrà un ottimo lavoro ;-)

Nei prossimi giorni l’ultima parte dell’intervista…..

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