Indirizzo web:
www.fortunatophotography.com
Di Fortunato mi hanno colpito subito le fotografie … e dopo l’intervista anche quello che c’è dietro. Complimenti.
Ho suonato la chitarra per qualche anno e da amante della musica decisi di omaggiare un grande talento sfortunato quale è stato Jason Becker, costretto a meno di 20anni a smettere di “stupire”. Ho aggiunto il Win a questo nomignolo, perché l’arte, qualunque essa sia non ha fine, così per me Jason ha vinto e continuerà a vincere, nonostante la sua “paralisi fisica”, la sua espressione, la sua anima riecheggeranno sembra nelle note dei suoi pezzi. Bhe….Fortunato è semplicemente il mio nome.
La mia è una passione, non ho mai pensato di farlo come lavoro. Da buon egoista quale sono, fotografo per me, non accetterei limitazioni o compromessi. In futuro potrei pensare alla vendita di qualche stampa, giusto per potermi guadagnare quanto speso per attrezzatura e viaggi.
Non ho mai frequentato corsi e o scuole.
Se un anno e mezzo fà mi avessi citato la parola “diaframma” avrei pensato di trovarmi dinanzi ad uno scienziato….se non ricordo male nel luglio del 2006 acquistai la mia prima reflex, una Canon EOS 350D.
Non facendo uso di PW, se non per contrastare, saturare (solo in alcuni casi) ed incorniciare i miei scatti, ritengo l’utilizzo di una buona attrezzatura fondamentale.
Al di là del corpo macchina non eccelso, mi riferisco alla soddisfacente Eos 400D, il mio equipaggiamento prevede l’ottimo 10-22mm Canon come lente principale (lo consiglio a chiunque cerca un grandangolo di qualità e non ha FullFrame), mentre a breve arriveranno 28-75mm e 70-200mm.
Non di importanza minore sono i Filtri: NDGraduated/NDFull, il polarizzatore Heliopan ed il Tripod della manfrotto. Come software per il PW usufruisco di Photoshop CS2.
“In realtà quel giorno era mio intento fotografare altro, ad esser preciso il faro di Mull of Galloway (penisola nel sud estremo della Scozia), ma come spesso mi capita, appena arrivai sul luogo notai qualcosa di maggior interesse. C’era un vento pazzesco. Per scattare la foto che avrei voluto avevo bisogno di utilizzare tempi estremamente lunghi (8sec. in questo caso). Il cavalletto posizionato sull’erba, non in piano tendeva a scuotersi saltuariamente, così ho preso una sacca, l’ho legata sotto la testa (del cavalletto naturalmente…), all’interno ci ho messo 3 bottiglie d’acqua da 2 litri cadauna che avevo come beveraggio, in modo da poterlo stabilizzare il più possibile. Lo scatto è stato realizzato contro luce per cui ho applicato un 2 filtri NDG in modo sottoesporre il cielo di 4stop. Per ovviare allo stacco che può creare un filtro NDG, soprattutto quando si ha bisogno di utilizzarlo anche sul mare come in questo caso (per cui le rocce sulla dx sarebbero state troppo scure) ho mosso i filtri durante gli 8 sec. di posa. La composizione è stata gestita in modo da poter portare l’occhio a godere dell’intera scena partendo dalla sinistra verso il centro sino a finire sulle lontane rocce. Almeno questo era il mio intento….inutile dire quanto appagante sia stato godere di quello spettacolo.”
Ci sono grandi “poeti” nella fotografia paesaggistica, certamente debbo citare Joe Cornish, per stile, tecnica e comunicazione emotiva, non da meno sono i signori Michael Fatali e Galen Rowell.
La tecnica è appannaggio della maggior parte degli individui, chiunque o quasi può apprendere una tecnica. Parto con questa premessa perché non credo di aver particolari segreti, se non grandi possibilità vivendo da quasi 3 mesi in un luogo incredibile come la Scozia. Semplicemente mi limito all’osservazione, ammirazione ed infine allo stupore nei confronti di “quel sassolino che madre natura sa rendere bello ed importante quanto una piramide”…..prima nasce l’amore nei confronti di quanto mi si pone dinanzi, solo in seguito quello per la fotografia: The Same Beauty
Quando vivevo in Italia, le mie gite fotografiche viravano sempre verso la Gran Bretagna, luogo che ovviamente straconsiglio. In particolare: Dorset (S.England), NorthUmberland (N.E.England), Highland e Rannoch Mor (Scotland), Sligo, Dingle Penisula, Connemara, Donegal (Ireland). Insomma, non sottovalutiamo la bell’Europa, credo ci siano tanti altri luoghi interessanti.
Ho sempre adorato ed adoro tuttora “Alice in Wonderland”, la sua realtà distorta mista a sogno, priva di retorica, poichè spontanea voglia di evadere dall’incubo della piattezza, della quotidianità.
Il sogno, l’immaginazione viste come forma d’espressività interiore,fondamento per sentirsi, unici, vivi…….
Così quel giorno mi tuffai in quella pozza…..è meraviglioso poter anche per un solo istante capire d’essere esistito: Over There Everything is Lightened
Non fidatevi mai della marea potrebbe giocarvi brutti scherzi, alle volte è divertente dover lanciar lo zaino con l’attrezzatura per poi farsela a nuoto, un pò meno rimetterci corpo macchina ed obbiettivo…
Quando posso. Solitamente nel fine settimana, se il meteo lo permette.
Le nuvole possono essere un fondamento nei miei scatti, l’arricchimento definitivo. Immagina questa foto con un cielo privo di nuvole: Winter comes, Autumn goes away
Avevo sentito qualcosa in merito. Non amo personalmente il PW, ma se c’è onesta si può accettare anche quello….preferisco non andare oltre, mi piace vivere in “apparente solitudine” con la natura e queste cose non fanno altro che incentivare il mio ermetismo.
Come hai fatto ad indovinare? Indubbiamente ne faccio un largo uso.
Si, potrebbe benissimo adattarsi al luogo e all’atmosfera, tuttavia, il mio gusto prevede suoni più ricchi di malinconia.
Penso sia giusto che fossero com’erano. Come tutte le arti, il segreto della fotografia non è il tempo, ma la ricerca costante e lo scoprirsi portati verso una determinata direzione, l’evoluzione è solo una conseguenza.
Sarebbe utopico e forse anche noioso poter vivere facendo solo ciò che vogliamo per 24h su 24h. Certamente il lavoro occupa del tempo che non si può utilizzare per altro, ma attualmente mi permette di fare quello che sto facendo in uno tra i luoghi migliori per fare ciò. Comunque sia la mia testa è sempre lì, tra cascate, cime innevate, e forza d’urto dell’oceano….
Il primo scatto? Penso fosse venuto fuori completamente bianco o viceversa scuro. Se non ricordo male avevo la macchina impostata in manuale, guardai nel mirino e non trovando pecche in ciò che vedevo, scattai senza modificare alcun valore. Risultato finale pessimo.
Un paio di mesi dopo a settembre del 2006 feci il mio primo esperimento utilizzando i filtri graduati per ottimizzare l’esposizione durante le pose lunghe. Una foto fortunosa, perchè fermai lo scatto a 58sec., senza alcuna certezza sull’esito…..tutto comincio con “Alaska Dreams”
Altre foto qui di seguito, mentre tutti i lavori potete trovarli sul suo sito web www.fortunatophotography.com.
complimenti fortunato per il tuo discorso con la natura…te ne è di certo grata!
ciao caro!
F-A-N-T-A-S-M-A-G-O-R-I-C-H-E…!!!
Fotografie veramente magnifiche, complimenti senza fine!
Complimenti ottime foto!Ho scattato anch’io nelle Highlands scozzesi. Vuoi dare un’occhiata al mio sito e scambiare qualceh impressione?
Grazie e ciao!