Bianco e nero uguale …..
Bella domanda. Anche io me lo chiedo spesso, purtroppo una risposta esauriente non l’ho ancora trovata. Mi piacerebbe dire semplicemente “un fotografo”.
No, solamente tante e tante prove, tanti errori, probabilmente il modo migliore per imparare sarebbe stato fare l’assistente ma ho iniziato in età troppo avanzata.Una volta ho anche partecipato ad un workshop ma è stata un esperienza tragica.
Le fotografie hanno sempre accompagnato la mia vita fin da piccolo. Ma il giorno esatto in cui ho deciso seriamente di prendere in mano una macchina fotografica è stato il 22 ottobre 2003.È il giorno in cui ho comprato il mio primo ingranditore subito dopo aver trovato per caso una vecchia Rolleiflex nella soffitta di un mio amico.
Direi di no. Sono molto semplici, è tutto molto semplice. Io non invento nulla e non sono assolutamente istintivo nella fase di scatto. Ogni mia foto è preparata con largo anticipo, disegnata prima a mano e poi modificata fin quando non mi sento pronto per “portarla in scena”
Principalmente scatto ancora con la mia prima macchina una Rolleiflex biotica del ‘73 . A volte utilizzo anche una Hasseblade 500 c/m. Possiedo anche una nikkormatt con vari obbiettivi e una Polaroid 100 EE ma le uso molto raramente. Per quanto riguarda le pellicole sono molto affezionato alla Hp5 dell’ ILFORD ma uso spesso anche la Trix per il B/N mentre per il colore sto passando alla negativa dopo aver iniziato con le DIA. Non effettuo post produzione se non quella tipica da camera oscura ( mascherature , bruciature, etc..)
Lo scatto nasce dal tema “trasparenze” per un concorso. Partendo dalla definizione della parola ho voluto giocare sul doppio significato; sia di un materiale che permette di vedere attraverso sia sul significato più astratto. Da qui nasce l’idea della radiografia che permette di vedere attraverso il soggetto e allo stesso tempo di scoprirne un particolare inaspettato. Trovavo l’idea molto divertente e per me l’ironia è un ingrediente estremamente importante nella vita cosi come nella fotografia.
Probabilmente lo scatto “Riflessioni” eseguito per una mostra d’arte tenuta a Cagliari. Mi è stato commissionato per una collettiva, prendendo spunto dai racconti di Borges. Io non conoscevo i suoi scritti ma mi è bastato leggere mezza pagina per scoprire confusione & inquietudine. Cosi ho cercato di lavorare su questi due aspetti costruendo una composizione molto schematica,e statica, ma che allo stesso tempo facesse perdere il senso dell’orientamento allo spettatore.
Ovviamente Bianco e Nero.Anche se ci sono alcune tonalità di colore che apprezzo molto, penso sempre che una foto a colori sia sempre meno efficace di una in B/N.
Uno solo? Mmm… Sicuramente mi hanno colpito molto le polemiche sulla mia foto “Undicisettembre” soprattutto da parte del pubblico americano Non era mia intenzione offendere nessuno. Su quella vicenda tutti noi abbiamo espresso un parere. esprimerlo tramite una immagine probabilmente è risultato troppo forte. Paradossalmente questo è uno dei motivi per cui amo usare la fotografia per esprimere i miei pensieri
Io fotografo esclusivamente per me stesso. Non so fare altrimenti. Non penso di essere in grado di scattare una foto che non mi convinca, anche se so perfettamente che sarò costretto ad imparare.
Dipende, ognuno ha la propria strada, i propri gusti e non esistono consigli buoni per tutti. Sicuramente il migliori consiglio che posso dare è quello di studiare, vedere, appassionarsi a qualsiasi cosa che si abbia intorno, anche e soprattutto al di fuori del mondo della fotografia. Una visione più ampia porta inevitabilmente ad una maggiore completezza , indispensabile per produrre ottime immagini
Penso che quella regola: “ scarta senza pietà le foto che non ti convincono ma non buttare mai via i negativi” Sia da seguire alla lettera A qualche anno di distanza si scopre che uno scatto apparentemente sbagliato èin realtà fonte di nuove ispirazioni.
Probabilmente nuda col viso coperto, il suo volto è talmente iconico che la cosa più divertente sarebbe fotografarle il solo copro. Un’altra idea sarebbe quella di vestirla da uomo e fotografarla alla stazione. Una piccola vendetta in difesa della coppia Curtis e Lemmon
La passione è dentro di noi, va solo rinnovata spesso.
Il primo è un foglio totalmente nero che ancora conservo (la prima stampa non sapendo nulla o quasi , inevitabilmente non è venuta un granchè) , posso far vedere questa: nasce come prova per capire come funziona la profondità di campo dovrebbe essere uno scatto del mio secondo rullino…
Grazie Tommy; il suo sito ovviamente in bianco e nero lo trovate qui www.tommy-retro.com
Intervista interessante… mi ha permesso di conoscere ed apprezzare Tommy e scrivere un articolo sul mio magazine di fotografia:
http://www.rossoverdeblu.it/fotografia/fotografi/fotografi-emergenti/noir-fotografico-di-tommi-retro/