La passione per la fotografia….
Paolo Del Frate è un trentatreenne appassionato di fotografia, mediante la quale cerca di esternare e materializzare i propri pensieri, i suoi ricordi e le sue forti emozioni.
All’età di dodici anni, la maggiore delle mie quattro sorelle, mi ha regalato l’iscrizione ad un corso di fotografia organizzato dal comune di Priverno (LT) la mia città natale. Dopo il corso, ho acquistato (con il sacrificio di un’estate trascorsa a vendere angurie) una fiammante praktica MTL 5B, la mia prima fotocamera reflex! Durante il corso, ho appreso le basi della tecnica fotografica, dello sviluppo e della stampa in Bianco e Nero.
Ho iniziato a fotografare seriamente dopo il diploma, tutto ciò che è venuto prima è stato un lungo allenamento. Sono stato permeato dalla fotografia, trascorrevo intere giornate tra sala posa e camera oscura. La fotografia non è mai stato il mio lavoro, tuttora non lo è, è la mia più grande passione.
la mia prima fotocamera è stata appunto una Praktica MTL5B, che ho sostituito, dopo qualche anno con una pentax me super. Nel 1993, come regalo per il diploma, i miei genitori mi hanno regalato una bellissima Hasselblad 500 c/m, nello stesso periodo, ho sostituito il corredo 35mm, acquistando una Nikon F3 HP ed una Nikon fm2. Attualmente utilizzo una reflex Digitale Nikon D80 con un obiettivo Tamron 18-50 f.2,8 ed un Nikkor 80-200 f.2,8. Per la gestione dei file digitali, utilizzo Photoshop CS3. Scatto le mie foto per lo più utilizzando luce ambiente, ma nel caso di location con condizioni di luce disperata, uso un illuminatore flash (piccolissimo) con soft box oppure un ombrellino riflettente.
Al contrario di quanto possa sembrare, questa fotografia è stata scattata in Italia, precisamente nella provincia di Latina durante una cerimonia religiosa di una comunità africana. Una emozione unica. Mai assistito prima ad un simile spettacolo di colori,musiche, passioni ed emozioni. Ognuno dei partecipanti esprimeva la sua preghiera,urlando, cantando o suonando. I numerosi bambini partecipavano con rispetto e curiosità. Questa fotografia, riassume l’essenza della giornata trascorsa e non solo, traspare l’amore che alcune persone provano per i figli, per la musica, per il loro Dio e per la vita.
Attualmente nell’epoca del digitale, ne sento il bisogno, forse un po’nostalgico. Acquisisco mediante Photoshop i file RAW realizzati con la mia D80, li trasformo in Bianco e nero, aggiungo un po’di grana, una leggera cornice nera ed il lavoro è fatto! Non disdegno affatto il colore, mi piace molto, per ora però, voglio fare foto in Bianco e nero.
Fotografo lo si diventa seppure, io sia convinto che ognuno di noi ha in se una vena innata. Io sono sempre stato attratto dalla fotografia, da bambino impazzivo cercando di capire come potesse un’immagine formarsi su un foglio di carta, le pensavo (e provavo ) tutte… ero attratto dagli apparecchi fotografici. Con le conoscenze acquisite in seguito, mi sono tolto qualche curiosità ed ho scoperto questa passione già covata a lungo, ma allo stesso tempo non ho mai desiderato di diventare un fotografo professionista, forse, per non correre il rischio di questa bella passione.
Domani la seconda parte dell’intervista..
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