Fotografo Matteo Ganora


Un fotografo sportivo che usa molto il flash… chi è?

  • Chi è Matteo Ganora?
    Un 30 enne che ha la voglia di divertirsi di un 15enne… che ha sempre amato la fotografia ma solo dopo aver iniziato a lavorare ha potuto permettersi una macchina fotografica… Fa il libero professionista, occupandosi di marketing e comunicazione, lavora nel mondo del vino e fotografa prima di tutto per passione, non disdegnando però qualche lavoretto per tirar su qualche extra da reinvestire spesso in attrezzatura! Ama la montagna, lo sci e la mountain bike.
  • Usi un nick in giro per la rete?
    In linea di massima il mio nick è il mio nome, “matteoganora” tranne in qualche forum da cui sono da anni, in cui è “teo”, ma in firma, il mio nome c’è sempre, preferisco che la gente mi riconosca anagraficamente piuttosto che come uno sterile nickname.
  • Hai fatto qualche scuola e/o studio ?
    Completamente autodidatta, ho letto un paio di libri di tecnica base agli inizi, ma sopratutto ho una libreria piena di libri fotografici, infatti credo non ci sia scula migliore che guardare e analizzare le immagini dei grandi maestri.
  • Quando hai iniziato con la fotografia?
    Tardissimo, nel 2001 mi sono comprato la mia prima compatta… prima di allora, da studente squattrinato, già facevo i salti mortali per mantenere la mia passione più longeva e forte, lo sci! Ma è da quando ho preso la reflex, nel 2003, che ho iniziato a fare sul serio.
  • C’è un segreto particolare le tue foto?
    Nessun segreto, tanta passione, un po di tecnica di base e un buon uso di photoshop… sebbene talvolta ami stravolgere le mie immagini, il 90% dei miei scatti ricevono interventi basilari, ma attenti. Credo che oggi, un buon fotografo debba conoscere la tecnica tanto quanto il fotoritocco, come era in pellicola, lo scatto ottimo viene fuori da un’ottimo negativo ed un’altrettanto ottimo lavoro in camera oscura… oggi la camera oscura è diventata camera chiara, alias photoshop.
  • Guardando le tue foto si vede molto l’uso del flash?
    Ho tribolato tantissimo per imparare a domare la luce flash, ma la ritengo un’arma in più, specie quando la luce è sfavorevole… spesso, specie in situazioni sportive, non è sempre facile trovare la bella giornata… il flash in questo caso ti salva la session, in altri casi è un “di più”… Devo ringraziare moltissimo una persona, Lorenzo Ceva Valla, che è stato il mio “maestro illuminante” facendomi prima scoprire e poi capire la tecnica dei flash.
  • Attrezzatura fotografica (fotocamere, accessori, software)?
    Uso Nikon, una D2Hs, con un po di ottiche, 10.5DX fisheye, 12-24DX, 35 e 50 fissi, e un 70-200, 4 flash (SB800). Ho qualche pannello riflettente, stativi per i flash, due treppiedi… per gli still’life uso dei pannelli in plexiglass opaco, che uso come diffusori, tra i software, Nikon Capture e Adobe Photoshop
  • Mi piace molto,dicci qualcosa di più?
    Mi trovavo in un circuito di Motocross, e stavo facendo un servizo con moto ca cross e bici… insieme al rider, in grande Luca “il pazzo” Masserini, abbiamo preparato un salto tra due sponde del circuito da motocross, la giornata era bella ma con qualche nuvola, ho aspettato che una di esse coprisse leggermente il sole per farlo partire… 10.5 DX, due flash a fare da luce di riempimento e un bel trick del rider hanno fatto il resto, e la foto è stata pubblicata a pagina piena su una nota rivista di Mountain Bike.
  • Il più grande fotografo?
    Senza alcun dubbio Sebastiao Salgado… un maestro di tecnica e di sensibilità fotografica, colleziono tutti i suoi libri e ho visto parecchie sue mostre, spero un giorno di incontrarlo per dirgli di persona quanto il suo lavoro è stato illuminante per me.
  • Che posti per una giornata fotografica dalle tue parti?
    Dalle mie parti, insieme a degli amici ho costruito un piccolo bikepark, tra le colline, dove ho fatto tanta esperienza… Nella mia “seconda patria”, ovvero le valli cuneesi, i percorsi freeride di Chiusa Pesio e lo snowpark di Prato Nevoso.
  • Uno scatto al quale sei particolarmente legato?
    Sono molti gli scatti che conservo nel cuore, alcuni sono semplici ricordi, altri scatti che hanno visto la pubblicazione… ma forse questo è la foto a cui tengo di più, è ricca di simboli… è fatta dal terrazzo della mia casa in montagna, la casa che sempre ho amato di più, più di quella dove sono nato, la rosa è un regalo fatto alla mia attuale compagna per San Valentino, il fisheye è la mia ottica preferita, il flash che è presente in molti miei scatti… racchiude dunque molto del mio stile fotografico e molto della mia vita privata.
  • Un episodio che vorresti raccontare legato alla tua esperienza?
    La prima volta che mi trovai a fare scatti su commissione… in un bikepark, dovevo, insieme ai gestori e a un atleta forte, fare degli scatti per promuovere la località… il posto non aveva segreti d’inverno, ma d’estate… oltretutto il rider era in ritardo e il sole stava tramontando, pochi giorni dopo c’era la presentazione stampa… Al primo scatto, mi trevamava il ditino… ma poi tutto è andato liscio, e con il rider si è instaurato un grande rapporto di amicizia, infatti tutt’oggi, andiamo in giro a far foto assieme per poi proporle alle riviste!
  • Lavori per qualcuno o tutto è solo un hobby?
    E’ al 90% un hobby, e credo continuerà così, perchè quando fai le cose per passione, ti vengono meglio rispetto a quando le fai per lavoro… collaboro con delle riviste, ma non su commissione, preparo progetti e servizi, accetto proposte solo se mi vanno a genio… fortunatamente ho un lavoro con cui vivere, e la fotografia con la quale divertirmi!
  • Consigli per chi inizia?
    Molti pensano di prendere in mano una macchina fotografica e “nascere imparati”… Invece, la prima cosa da fare è sfogliarsi un bel manuale di tecnica, non troppo specifico, ma che ti faccia capire subito come funziona lo “scrivere con la luce”, e poi consiglio di farsi un bel giro in rete cercando fotografie, parlando con gli autori (il bello del web e proprio l’interazione tra gli utenti) frequentare mostre e comprare libri di fotografia… Avere dei modelli a cui ispirarsi aiuta parecchio, sia all’inizio ma anche lungo tutta la propria vita, fotografica e non! Quando capito a Milano, vado sempre in galleria Sozzani (in c.so Como) mi faccio un giro a vedere cosa espongono, e poi vado a perdermi tra gli scaffali della libreria, dalla quale esco quasi sempre con qualche libro sottobraccio!
  • Hai cambiato stile negli anni?
    Diciamo che l’ho trovato… agli inizi non hai uno stile, hai dei modelli, poi con il tempo trovi quel che ti piace, e ne rimani, sfumatura poù sfumatura meno, legato per sempre… non bisogna assolutamente fossilizzarsi, cercando di trovare sempre nuove soluzioni, ma è inevitabile che con il tempo si delinei un’impronta, un “marchio di fabbrica”.
  • Quando rivedi i tuoi vecchi scatti,cosa pensi?
    A quanto sia stato bello farli, sia per i ricordi che ti mostrano, sia per quanto si possa imparare dai propri errori.
  • Il lavoro toglie la passione alle foto?
    Senza dubbio si… perchè quando lavori, purtroppo, devi pensare innanzitutto ad arrivare a fine mese, non puoi permetterti di fare quello che vuoi, ma devi realizzare ciò che il cliente vuole, e in poco tempo ti trovi a scattare perchè devi, non perchè ti piace. Oggi non è più come un tempo, in cui il fotografo era un occhio rivolto al mondo… oggi è il mondo che vuole vedere, ed è lui a sceglie gli occhi con i quali guardarsi!
  • Ci fai vedere il tuo primo scatto?
    Quelli con la compatta non credo nemmeno più di averli… ma di sicuro sarà stato uno scatto per provare se funzionava la macchina…
  • Un grazie a Matteo, il nostro “non giovane” fotografo, altri suoi scatti sul sito www.matteoganora.com









    1 thought on “Fotografo Matteo Ganora

    1. ciao matteo,ti ho appena scritto una mail per complimentarmi con te,poi ho trovato questa pagina web dove ti racconti un pò…ecco ci tenevo a dirti che oltre le tue foto mi ha colpito molto quello che hai scritto…sono un appassionato fotografo anche io,e quando vedo qualcosa di eccezzionale mi sento in dovere di complimentarmi perchè in quel momento ho imparato una grande cosa…la consapevolezza di non avere mai imparato abbastanza!!…sei davvero un grande!!ciao francesco.

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.