Chi non lo conosce ….

• Chi è Gabriele Rigon ? Gabriele Rigon ? sostanzialmente un pilota di elicottero dell’Aviazione dell’Esercito. Sono nato nel 1961 a Gemona nel Friuli e ancora non so cosa far? da grande. Per? diciamo che pilotare elicotteri non ? solo il mio mestiere ma una delle due grandi passioni della mia vita. ? una professione che ho affrontato con amore fin dall?inizio, quando avevo ancora diciannove anni, per cui il volo, oltre essere il mio lavoro ? anche qualcosa di piacevole e una fonte di grandi soddisfazioni personali. Durante gli anni la mia professione mi ha dato l?opportunit? di andare in Somalia, Libano, Bosnia, Namibia, Afganistan, Iraq e moltissimi altri posti. L?altra passione ? quella delle fotografie.
• Hai fatto qualche corso di fotografia ?No, e mi dispiace molto. Da giovane i miei interessi erano rivolti ad altro, pertanto anche gli studi svolti non riguardano n? l?arte, e neppure la fotografia. Mi rendo conto di quanto sia fondamentale una base conoscitiva in qualsiasi campo, e, a maggior ragione nel mondo dell?arte visiva. Ora ormai ? tardi, non ho grosse ambizioni in questo campo e mi accontento di fare fotografie per me stesso. Possiamo dire che sono un?autodidatta, e riguardo ?lo stile? e ?la forma?, credo di esserci arrivato con la fortuna e gli anni, o forse ci devo ancora arrivare!
• Quando hai iniziato a fotografare?Avevo solo quattro anni quando giocavo con i rullini di plastica della Ferrania, formato 6×6, e con la carta nera che ne proteggeva la pellicola, unendo fra loro i vari pezzi per realizzare festoni. Mio nonno aveva uno studio fotografico fin dagli inizi del 900, mio padre ha sempre fotografato, soprattutto in bianco e nero. Sono nato e cresciuto “vicino” a questa arte, non potevo non subirne il fascino. Per? la vera passione in me ? nata tardi: sebbene abbia da sempre posseduto una macchina fotografica, i miei primi scatti degni di nota sono relativamente recenti e riguardano un reportage realizzato in Namibia, nel 1989.
• C’? un segreto per le tue fotografie?Le mie fotografie non hanno segreti. Se dovessi dare dei suggerimenti per il tipo di fotografia che faccio, direi anzitutto di amare la bellezza. Di rispettarla. Non mercificarla. A chi si avvicina alla fotografia glamour consiglierei di fare molta attenzione, perch? tra idealizzare una donna e volgarizzarla il passo ? breve. Basta un attimo per scadere nel volgare, che in questo caso ? sinonimo di pornografia. La pornografia si evita adottando un atteggiamento serio e professionale. Si deve creare una complicit? tra fotografo e soggetto, ma con un certo distacco. ? difficile da definire, ma si deve instaurare un rapporto di fiducia che sia estremamente intimo ma con un limite netto.
• Attrezzatura fotografica usata ?“Ormai da anni lavoro solo in digitale, trovo che la tecnologia digitale abbia ormai raggiunto livelli apprezzabili, oltre al vantaggio di scattare molto di pi? e la possibilit? di vedere subito i risultati. Per anni ho stampato da solo il bianco e nero in camera oscura, giornate intere per stampare poche fotografie, senz?altro qualitativamente valide, ma con il digitale bastano pochi minuti, o al massimo qualche ora, per avere un?immagine originale duplicabile in altre mille immagini originali, pronte ad essere stampate su qualsiasi supporto.Ho seguito l?evoluzione del digitale ed attualmente lavoro con un Canon 5D, macchina estremamente elastica e flessibile in ogni condizione, inoltre dispongo di un 50mm f 1.2, un 35mm f 2, ed un 70/200 f 2.8. All?occorrenza la Canon spesso mi ha supportato con ottiche particolari, come per esempio un 14mm quando sono andato alla NASA per documentare l?addestramento degli astronauti dello Shuttle all?interno della navicella. “
• Mi piace molto, dicci qualcosa di pi??La ?non?modella che vedete in quella galleria ? Tanja, una splendida fanciulla austriaca, ora laureata in medicina e soprano della Filarmonica di Vienna, che la prima volta che ho incontrato mi ha detto che lei non avrebbe mai posato per un fotografo. Trovandola particolarmente affascinante ho fatto una scommessa con lei. Le ho chiesto di posare per un ritratto, e se lei si fosse vista bella in quel ritratto avremmo realizzato non un servizio ma un libro. Ho vinto la scommessa, sono stato due settimane con Tanja in giro per l?Europa e ho pubblicato un libro meraviglioso, in tiratura limitata, e credo di aver realizzato uno dei lavori pi? belli della mia carriera fotografica.

• Uno scatto al quale sei particolarmente legato?Ce ne sarebbero molti, ogni scatto ? una storia diversa. Ti voglio allora raccontare di come un giorno mi ? stato chiesto di fotografare il Presidente Afgano Amid Karzai. Kabul ? una citt? maledetta e affascinante, ? difficile anche muoversi visto il clima avverso contro gli occidentali. In 36 ore, con un giro di conoscenze, sono riuscito ad entrare al palazzo Presidenziale per la foto al Presidente. Mi hanno concesso 30 secondi per la foto, con due guardie che mi tenevano per le braccia. Lo scatto finale non ? un?opera d?arte, ma ci sono riuscito, e credo che Garzai sia la persona al mondo pi? difficile da avvicinare. Pensa che mi ha anche stretto la mano dopo la foto!
• Tra le tue foto sul sito non vedo neanche una foto di paesaggio ?Il paesaggio non mi interessa, in tutte le mie foto ci deve essere sempre una presenza umana. Trovo inoltre che un fotografo non debba necessariamente fotografare a 360 gradi, mi trovo a mio agio nel glamour, nel nudo e nel ritratto ambientato, per il resto sono negato anche a fare le foto ricordo.
• Un episodio da raccontare?Sicuramente le foto fatte a Melissa P., l?autrice di un diario erotico che ha venduto 3.600.000 copie di 40 edizioni in tutto il mondo compresa la Cina. Ho conosciuto Melissa prime del successo, una ragazzina estremamente intelligente, capace di ottenere cio? che vuole, e a solo 17 anni ha conquistato il mondo con la sua genialit?. Ogni volta che ho fotografato Melissa mi sono divertito, ho sempre cercato di interpretare con ironia una bambina che scrive come un?adulta, e? confesso che e? stato difficile dominare sul set senza essere dominati dalla sua spontaneit?! ? stata Melissa a contattare me. Mi scrisse una prima e-mail nella quale parlava delle mie fotografie, che lei aveva visto su internet, e mi faceva i complimenti. Oltre i complimenti, per?, ricordo che in quella e-mail mi rivolgeva anche un paio di domande. Ora, non ricordo di preciso quali, ma erano domande un po? insolite. Mi sembra che ? tra le altre cose – mi chiedeva se tramite le fotografie ? possibile rubare l?anima ai soggetti. In sintesi, credo fosse interessata a saggiare la mia reazione. Talmente ? brava a scrivere, che ero sicuro si trattasse di una signora matura. Mi ero fatto l?idea di avere a che fare con una docente universitaria sui quarant’anni e le scrivevo dandole del lei: ?Gentile Signora?? Dopo un paio di scambi mi fece la proposta: ?Sono l?autrice di un libro e avrei bisogno di alcuni ritratti per la copertina del mio primo romanzo, di imminente uscita?. Le scrissi che sarei stato lieto di provarci, ma che le avrei fatto gli scatti per il solo piacere di farlo, spiegandole che non sono assolutamente un fotografo professionista. Inoltre spiegai che, per impegni di lavoro, non mi sarebbe stato possibile recarmi a Catania nel breve termine. Per lei questo non era un problema e per gli scatti sarebbe venuta volentieri lei a Viterbo, dove abito. E poi ha aggiunto: ?Io comunque ho diciassette anni. E le foto servono per la copertina di un romanzo erotico??. ? stato allora che ho cominciato a darle del tu: ?Ah. Bene. Fammi un favore: quando vieni per le foto, vieni con il pap???
  
• Per te fotografi ancora?
• Fotografo solo per me! Fotografo anzitutto perch? d? un grande senso di libert?. Perch? fotografare vuol dire voler comunicare qualcosa con la gente. Ho sempre pensato che se fossi uno scrittore probabilmente scriverei dei libri ma, ahim?, non sono capace di buttare gi? due righe neanche quando devo scrivere una lettera. Ma con la fotografia ? diverso: ho ben chiaro quel che voglio raccontare e le fotografie sono il tramite mediante quale posso comunicare ed esprimermi.
• Consigli per chi inizia a fotografare ?
• Il suggerimento che do sempre a chi affronta con passione la fotografia ? quello di pensare molto di pi? alle immagini che non alla tecnica. Un bravo fotografo ? capace di realizzare opere d?arte anche con il cellulare, e non ? indispensabile avere chiss? quali strumenti professionali per fare delle belle fotografie. E? fondamentale capire le immagini dei grandi fotografi, studiarle, capire il perch? siano diventate immagini importanti. Non ci stancheremo mai di guardare una bella immagine, inoltre possiamo sempre scoprire mille dettagli e studiarne la luce. Un’altro suggerimento che mi sento di dare ? di utilizzare il pi? possibile la luce naturale, ovvero la cosiddetta luce finestra. Bisogna saper vedere le cose che ci circondano, bisogna capire i personaggi che fotografiamo, e se affrontiamo il tema del nudo artistico a maggior ragione bisogna saper instaurare un rapporto di fiducia con la modella e bisogna avere le idee chiare di quello che si vuole.
• Quando rivedi i tuoi vecchi scatti,cosa pensi?
• Ricordi, tanti ricordi di situazioni e luoghi, emozioni vissute.
• Ci fai vedere una foto fatta dall’elicottero?
• Accontentato! Una foto fatta da un elicottero ad un altro elicottero per la copertina di Flight International.

• Il lavoro toglie la passione alle foto?
• Probabilmente si, per quello che io non lavoro con la fotografia ma fotografo per passione! 

Un grazie a gabriele che nonostante gli impegni ha voluto rispondere alle domande, per chi non conoscesse il sito o per vedere altre foto www.gabrielerigon.it