Questa volta l’intervistata è una donna……
Mi chiamo Marta, sull’età posso glissare? … no ok ho compiuto 40 da pochi giorni e ancora non mi sono ripresa dallo shock,a parte questo sono modenese e vivo in Spagna da 6 anni.
No, nessun corso tanti libri prima e tante foto studiate su internet poi. Ma credo che l’apporto più grande al mio modo di fare fotografia venga dal fatto di aver vissuto con una mamma pittrice, mi ha sicuramente trasmesso il senso dell’estetica, dei colori e dei volumi. I miei scatti sono spesso definiti malinconici, nostalgici, tristi o teneri, in realtà quello che viene definito così è solo lo strato esterno di ricerca estetica quello che c’è sotto l’ho scoperto guardando i quadri di mia madre come se fossero le mie fotografie, il messaggio vero non può essere decifrato se non da noi stesse, ma per il resto del mondo mi sta bene che siano definiti “scatti carini” :) in fondo non sono poi una persona che si prende troppo sul serio
Il primo acquisto fu in occasione di un viaggio nell’87, una compatta della Kodak, è stato amore a prima vista, nel 90 la prima reflex una Canon Eos 1000F, insomma la più economica :D con due obiettivi zoom, poi finalmente nel 2004 la prima (e per ora unica) digitale una Fuji S5000
Uhm … segreti … non ho segreti le mie fotografie sono frutto spesso di percorsi mentali in cui la fotografia non ha niente a che vedere e lo scatto è solo l’attimo finale che chiude il cerchio, una necessità fisica di “esprimere” qualcosa i soggetti di solito li cerco intorno a me perchè quando devo scattare … devo scattare e allora vanno bene bottiglie, gatti, piante …. oggetti comuni che tutti abbiamo in casa insomma :D
La mia super attrezzatura è composta dalla mia Fujina con il polarizzatore montato in modo semi permanente. Ah sí ho anche un cavalletto! Il software che utilizzo è Adobe Lightroom per sviluppare i Raw e Photoshop per elaborare le foto, ma ho poca pazienza!
Ah! Adoro quella foto, stavo passando il periodo “surrealista” e quel giorno girovagavo per caso a caccia di oggetti che mi ispirassero …. mio marito stava pulendo delle sardine, non ricordo come nacque il tutto ma è stato un gioco di squadra, e siccome ancora viviamo nello stesso posto i vicini non credo ci abbiano visto appendere la sardina al filo del bucato.
Forse questo è tra quelli che amo di più, l’ho intitolata “L’Airone”, è stato un flash guardando sul mobile in cucina quel rametto appena messo nella bottiglia con l’acqua …. ci ho visto un airone spiccare il volo e non ho potuto fare a meno di metterlo in una buona posizione per la luce e scattare. Un altro scatto a cui sono legata che ho stampato e appeso in cucina è questo: anche questo è nato in collaborazione con mio marito, che io chiamo il mio ArtDireKtor personale, ci siamo divertiti come matti quella sera, ah il backstage è il tavolo della cucina e la luce è una lampada da tavolo, il fondo una maglietta nera sollevata dall’ Artdirektor in persona
Una volta un’amico mi disse “con le tue foto riesci a dare dignità anche all’aggeggio più stupido che ti ritrovi per casa”, era un modo per dare dignità alla morte o meglio a ció che consideriamo ormai “non-vita”, cose inutili o dimenticate che avrebbero ancora qualcosa da dire. In molti hanno criticato la presenza del panno bianco eppure per me aveva una duplice valenza, la prima dal punto di vista estetico perché mi dava la sensazione di riequilibrare i pesi e i volumi e la seconda perché volevo dare importanza al piedistallo.
Quasi sempre li trovi ingenui, ma per ognuno di loro ricordo esattamente il momento e cosa mi ha portato a scattare
É un piccolo forum nato tra amici con la necessità di potersi esprimere liberamente su qualsiasi argomento, niente di impegnativo, abbiamo anche messo una piccola sezione di fotografia visto che è la mia passione, uno di cucina dato che mio marito è cuoco e poi cinema, musica e soprattutto … cazzeggi vari, un po’ come andare al bar insomma :D
Mi piace guardare le foto di Michael Kenna, ma sul web si incontrano tanti fotografi bravissimi e sconosciuti, molti non sono nemmeno professionisti.
Purtroppo da due anni pochissimo, il lavoro mi lascia pochissimo tempo libero e poi sono pigra per natura
Sì, sicuramente, almeno il mio! Gli orari spagnoli poi sono terrificanti passi praticamente tutta la giornata fuori casa
Se parliamo del primo scatto fatto con la Kodak mi sa che è rimasto in una soffitta in Italia, se parliamo di digitale … onestamente non me lo ricordo ma su Photo4u ho sicuramente postato le prime foto che mi sembravano passabili (nel 2004). Questa fu la mia prima foto, mi sembrava abbastanza “buona” per non ricevere una stroncatura dal terribile “Vescovo” che allora benediva senza pietà le foto su Photo4u, è grazie a lui se non ho inondato il forum con tutte le mie barchette (quella foto oggi la stroncherei io senza pietà) e soprattutto grazie a lui e alle sue critiche sulle foto di altri che ho imparato a selezionare meglio le mie foto e a capire quando c’è qualcosa di buono in una foto o solo un bel soggetto mal fotografato … penso di non essere l’unica ad essere in debito con lui
E adesso qualche aneddoto con qualche foto:
Ancora un saluto a Mila ……. ciao
ho scritto un “cuarto d’ora” metà in spagnolo e metà in italiano :(
ah dimenticavo!! grazie per l’ospitalità :P
Prego…. Holà ….
Delicate, sofisticate immagini con un certo non so chè di onirico… più che piacermi (solo perchè lontane dal mio modo di fotografare) mi colpiscono suscitandomi emozioni e sensazioni.
Brava, davvero!
Il senso estetico di Mila è degno di un poeta tout-court. Scrivere equivale a “ingabbiare” in un foglio di carta i nostri percorsi emotivi: una necessità . Mila mi sembra faccia lo stesso con le sue foto. Ci si guarda da fuori e si fissa la risultante del nostro sentire in un qualcosa di inanimato, ma in grado di trasmettere respiri ed emozioni.
Le foto di Mila = poesia pura.
Creatività e senso estetico, “conditi” a volte anche con un filo di ironia… Brava.