Walter Lo Cascio


  • Chi è Walter Lo Cascio?
    Se mi avesse fatto una domanda di riserva, avrei risposto molto più volentieri all’altra…. Ma, visto che riserve non ce ne sono, allora mi presento. Nasco a Caltanissetta nell’ormai lontano 1974. Vivo e lavoro nella mia città natale come Architetto, e da qualche anno, svolgo anche l’attività di fotografo.
  • Quando hai iniziato a fotografare ?
    La mia passione per la fotografia è nata molti anni fa. Le confesso che da piccolino, avevo una certa repulsione per le macchine fotografiche e per la fotografia in genere. Odiavo farmi fotografare e scattare fotografie! Le spiego il perché: Mia mamma mi tormentava in continuazione affinché mi facessi fotografare, e poi, quando iniziai ad essere più grandicello, mi continuò a stressare affinché scattassi delle foto! Questa sua “imposizione” (in buona fede, per carità, spero che mia mamma non legga mai questa intervista), ha fatto si, che ogni qualvolta che vedevo una macchina fotografica, fuggivo via!!!! Poi, ricordo che, avevo circa 15 anni e mio padre, portò a casa un libro di fotografie che ritraevano scorci di vicoli, chiese, palazzi e paesaggi della mia città: Caltanissetta. Restai stupito nel vedere come quelle piazze, quei vicoli, quelle chiese, che giornalmente passavano sotto i miei occhi distratti, assumevano un sapore diverso in fotografia, avevano attorno una “poesia” diversa da come la vedevo io ad occhio nudo. Da quel momento, avevo capito che fotografare non voleva dire solamente scattare la semplice e banale foto-ricordo. Mi procurai quindi la vecchia macchina fotografica di famiglia, e cercai di ritrarre quegli scorci che avevo visto su quel libro. Il risultato, dopo che stampai le foto, è stato….. pessimo, c’era molto da imparare! In quel periodo ero ancora studente alle scuole superiori e quindi avevo poco tempo da dedicare alla fotografia, ma il mio modo di guardare le cose era diventato diverso. Mi chiedevo sempre: chissà, come verrebbe questa scena in fotografia?! Poi, arrivò il periodo dell’università, mi sono trasferito a Palermo. Bellissima citta’, che è stata per me una “palestra” per la mia passione fotografica! Ricordo che uscivo sempre con la macchinetta fotografica e mi divertivo a ritrarre tutto ciò che colpiva la mia curiosità. In questo periodo ho avuto occasione di acquistare qualche libro di fotografia d’autore e una delle prime macchine fotografiche digitali, di scarsissima definizione, ma che mi ha aiutato moltissimo a scattare e correggere subito gli errori, visto che questo nuovo tipo di fotografia permette di visionare le foto, prima di stamparle e quindi di eliminare i tempi di attesa. La macchina digitale, permettendomi subito di avere il riscontro di ciò che avevo scattato, mi è stata molto utile per comprendere alcune regole compositive. La mia attività di fotografo, si è intensificata dopo la laurea.
  • Hai fatto qualche corso di fotografia ?
    Corsi veri e propri non ne ho mai fatti. La mia è una formazione da autodidatta. Ho letto molti libri sulla fotografia e ho osservato migliaia di fotografie di grandi fotografi. Però devo dire che tutto quello che metto in pratica nelle mie immagini, l’ho acquisito grazie al confronto diretto con altri appassionati di fotografia con molta più esperienza di me. Molto mi ha aiutato internet, perché tramite questo mezzo, attraverso i forum , ho potuto comprendere i miei sbagli, e quindi correggerli.
  • Attrezzatura fotografica usata (fotocamere, accessori, software,etc…)?
    Sono un Canonista “sfegatato”. Nella mia borsa fotografica (ormai diventato un borsone non tanto leggero), trovano posto: Una Canon 40D, Una Canon 300D, Obiettivo Canon USM IS 17-85 F4-5.6, Teleobiettivo Canon USM 70-200 L f4, Obiettivo Canon 50mm f1.8, Obiettivo FISHEYE ZENITAR 2.8/16mm, Polarizzatore Circolare Hoya, Esposimetro Sekonic L308S, N. 2 Flash Canon 580 EX II, N. 1 Flash Canon 430 EX II (molte volte i flash li uso accoppiati in Master e slave)., Lightspere per flash (diffusore), N. 2 Pannelli riflettenti di medio formato per i ritratti, DJ – Book 900 di 40giga per salvataggio fotoE poi ancora:- Cavalletto Manfrotto 055X ProB Nero con testa Manfrotto modello 322 RC2, Monopiede Manfrotto 680., Software per il fotoritocco: photoshop cs3
  • Domani la seconda parte dell’intervista.


  • Hai fatto qualche corso di fotografia ?
    Fotografa dal 1995 ma la passione per la fotografia è divenuta negli ultimi anni anche un impegno concreto sfociando in collaborazioni fisse con riviste del settore. Reportage, fashion e nudi sono i campi principali in cui opero. Mi sono formato autonomamente, e frequentato corsi e workshop, ma trovo i maggiori stimoli su internet, mezzo che uso per il continuo aggiornamento e sviluppo artistico e in parte tecnico. Inesauribile fonte di ispirazione a costo zero sono le grandi gallerie internazionali e i portali fotografici internazionali quali: www.photo.net, www.deviantart.com, www.flickr.com, oltre ai vari i forum fotografici. Trovo molto più stimolante un giretto tra le botteghe disordinate degli amici pittori e fotografi che qualsiasi workshop.
  • Uno scatto al quale sei particolarmente legato?
    Non per velleità artistiche ma per il soggetto… era il mio cagnolino e morì dopo qualche giorno, alla vigilia di natale.
  • C’è qualche trucco del mestiere ?
    Mantenere tutto semplice. Concentrarsi sul messaggio e non sull’attrezzatura. Una macchina, Una lente tante idee.
  • Chi vorresti fotografare ?
    Un soggetto sfuggente, direi trasparente, l’anima delle persone.
  • Le foto hdr, cosa ne pensi?
    Una tecnica interessante, come tutte le altre del resto. Ripeto, quello che conta per me è il risultato e le emozioni che si provano a guardare quella foto. Non importa dunque la tecnica hai usato, la fotocamera, se hai fatto o meno postproduzione.
  • Quando rivedi le tue vecchie fotografie….?
    Sorrido, pensavo fossero bellissime…
  • Il lavoro toglie passione?
    Se hai la forza di dire no il lavoro non toglie passione.
  • Ci fai vedere il tuo primo e ultimo scatto?
    Quello del cagnolino è uno dei miei primi scatti, del 95. L’ultimo, beh, quello promozionale in home page…
  • A proposito di home page, il suo sito con altre fotografie lo trovate qui http://www.gaetanobelverde.it


    • Chi Gaetano Belverde?
      Giornalista e fotografo, opero prevalentemente in Sicilia e collaboro con numerose riviste e quotidiani. Scrivo in merito a viaggi, turismo, e natura. Gli studi tecnici mi hanno portato a lavorare come ricercatore nel campo della microelettronica per conto di una multinazionale, attività che porto ancora avanti. I generi che prediligo sono: reportage, ritratti e nudo, temi legati tra di loro dalla passione di fotografare la gente, i loro volti, i loro corpi.

     

    • Attrezzatura fotografica usata (fotocamere, accessori, software,etc…)?
      Preferisco stare molto vicino al soggetto e per questo uso spesso delle lenti grandangolari. Il mio corredo attuale comprende due corpi Nikon: F90 e D200 e 4 lenti: 20mm, 35mm, 50mm, 85mm. Lavoro quasi esclusivamente in digitale ma non disdegno le potenzialità della pellicola, la sua plasticità e morbidezza è tuttora ineguagliata nel bianco e nero. Grande importanza nel mio lavoro ha la post-produzione, i programmi di fotoritocco vengono usati alla stregua di una camera oscura tradizionale. Non amo particolarmente i fotomontaggi ma alla fine quello che conta è sempre il risultato.

     

    • Mi piace molto, dicci qualcosa di più?
      Questa è la prima immagine della serie “Arethuse and Alpheios” di prossima uscita. Ho usato l’85mm a tutta apertura per avere i punti luce sullo sfondo sfocati e rotondi. la macchina sfiorava l’acqua del laghetto per avere la prospettiva giusta, l’acqua era a 15 gradi di temperatura e la modella tremava, fortunatamente non io, altrimenti si sarebbe visto nella foto…

     

    • Tanti scatti all’aperto e pochi in studio?
      Esatto, preferisco lavorare in esterni, forse per la propensione al reportage, anche se delle volte con pannelli, flash e ombrelli sembra di essere in studio. Credo che la foto in studio sia più semplice da realizzare logisticamente ma allo stesso tempo è molto più difficile da contestualizzare. Il soggetto diventa il tema e il contesto, pochi elementi a contorno.

     

    • Illuminazione?
      Molto semplice, appunto… la luce proveniva dal finestrone sulla destra ed era morbida a causa della tenda bianca, 85mm f4 e basta.

     

    • L’uso del flash nella fotografia ?
      Flash o luce naturale non importa, l’importante è il risultato, che sia naturale e gradevole. Certo, nel reportage, delle volte il flash risulta invadente.

    A domani per la seconda parte dell’intervista …

    http://www.gaetanobelverde.it


    Un fotografo “ingegnere” …… chi è?

    • 1. Chi è Giuseppe Circhetta ?
      Sono un ingegnere, classe 1979 ed abito a Milano da 3 anni;

     

    • 2. Hai fatto qualche corso di fotografia ?
      No, sono un autodidatta.Leggo molto e osservo le fotografie degli altri per imparare;

     

    • 3. Quando hai iniziato a fotografare?
      Ho cominciato a fotografare saltuariamente una decina di anni fa per provare la vecchia Zenith di mio padre.Il digitale ha poi rinnovato l’entusiasmo nello scattare anche se adesso sono tornato, seppur parzialmente, alla pellicola;

     

    • 4. C’è un segreto per le tue fotografie?
      No, nessun segreto.Non credo molto nella genialità quanto invece nella pratica assidua che porta ai risultati voluti.Le tenacia e la testardaggine sono tutto nella fotografia(come in molti altri campi);

     

    • 5. Attrezzatura fotografica usata (fotocamere, accessori, software)?
      Uso attrezzatura Nikon sia a pellicola(F100) che in digitale(D200).Le mie lenti preferite sono il 50 mm AF 1.4 D e l’85 mm AF 1.4 D;

     

    • 6. Mi piace molto dicci qualcosa di più?
      La foto in questione ha come soggetto Valentina, la mia truccatrice ed è stata fatta durante una sessione in una fabbrica abbandonata la scorsa estate…;

     

    • 7. Uno scatto al quale sei particolarmente legato?
      Sono particolarmente affezionato a questa foto Read More