• Uno scatto al quale sei particolarmente legata?
    Anche se è ingiusto penso di essere affezionata soprattutto agli ultimi scatti ..in particolar modo amo molto queste due foto e non solo perché successivamente hanno ottenuto il consenso degli altri..li ho amati nel momento stesso in cui queste immagini si sono materializzate…

  • Qualche consiglio per chi inizia a fotografare ?
    Si….di scattare senza aver timore e imparare con tutta umiltà a essere ipercritici verso se stessi, cestinando senza pietà…considerare, soprattutto quando si compera l’attrezzatura, che questa è uno strumento e non il fine della fotografia…e di “consumare” con gli occhi tutte le immagini che oggi internet ci mette gratis a disposizione, dal grande nome al perfetto sconosciuto…penso che ogni immagine contribuisca a formare il proprio gusto personale, penso ovviamente ad immagini anche non fotografiche..ovvero ai quadri dei grandi autori…
  • Cosa vorresti fotografare ?
    Forse più che “che cosa” sarebbe meglio dire “chi” perché a dispetto della mia iniziale“ritrosia” o inibizione a fotografare le persone, adoro fare ritratti: quelli colti in liberà e senza posa sono quelli che mi sono più congeniali…quindi vorrei tante più occasioni per poterlo fare…
  • Un episodio da raccontare legato alla tua esperienza?
    La foto della giovane suora nel confessionale l’ho scattata, o meglio “rubata”, a metà giugno all’Averna, l’eremo di S. Francesco in provincia di Arezzo e con non poche incertezze per timore di invadere un momento molto privato…dopo un mese esatto durante un viaggio in treno a Mestre verso Roma mi ritrovo come compagne di viaggio due anziane suore proprio dell’eremo dell’Averna e consorelle della suorina …incredibile!….inutile dire che ora ho la possibilità di poter inviare alla giovane suora, alla quale posso dare un nome e una personalità, la foto che le ho scattato…per me tutto questo è stato qualcosa di magico… poi “quella foto”, è diventata anche la foto della settimana… …incredibile no???
  • Quando rivedi le tue vecchie fotografie,cosa pensi?
    Le guardo e in ogni scatto vedo i passi fatti per arrivare alle foto di oggi…e so che sicuramente ci saranno altri passi e quindi scatti nuovi domani…
  • Il lavoro toglie passione?
    Beh…non sono una professionista, nel senso che fotografare non è un lavoro per me…ma una passione profonda, che si alimenta nell’esercizio della stessa…non posso sapere se diventando un lavoro questa passione si perda…ma non penso…credo che come altri lavori si possa fare anche per passione e con passione…
  • Ci fai vedere il tuo primo e ultimo scatto?
    Il primo…impossibile…anche l’ultimo sarà spero il primo di tanti altri..per cui…vi lascio l’ultimo….un primo tentativo di notturno a mano libera senza cavalletto…1, 6 secondi…

  • Chi è Marina Palpati ?
    Sono un’impiegata in un settore che si occupa di servizi alla persona:anziani e servizi sociali, il miotempo libero , poco…, è occupato da due grandi passioni, la fotografia e il karate…e in misura minore ma solo per questioni di tempo!, la musica classica (sono stata anche musicista…)
  • Hai fatto qualche corso di fotografia ?
    No mai…però ho adottato un metodo che spesso consigliavano ai fotografi in erba le riviste di fotografia : cestinare, cestinare e cestinare …all’inizio si cestina sempre tanto poi col tempo… sempre meno…
  • Quando hai iniziato a fotografare?
    Non saprei….ho sempre scattato con qualsiasi mezzo…dall’usa e getta alla reflex sin da bambina ma devo dire che l’avvento del digitale mi ha aperto scenari e possibilità impensabili in termini di costi ma soprattutto di comprensione in tempo reale di come si scatta, errori compresi…
  • Attrezzatura fotografica usata (fotocamere, accessori, software,etc…)?
    Col digitale ho iniziato con la 300d nel 2003 poi da ottobre 2007 ho acquistato una Canon 20D, il mio obiettivo preferito con cui faccio quasi tutto è il Canon 85 f.18…poi uso per i panorami il 17-40 f.4 L e anche il 50 f.1.4 con meno frequenza però. Ho anche un flash 430 speedlite..ma confesso che non lo amo molto e quindi non lo uso…un po di fotoritocco elementare soprattutto per lavorare il bianco e nero…
  • Mi piace molto, dicci qualcosa di più?
    E’ uno dei miei primi riflessi scattato a Venezia…l’acqua in movimento scompone il riflesso del palazzo veneziano nel suo tipico rosso creando questo effetto pittorico che a me ha ricordato le opere di Kandiskj, da questo e da alcuni altri riflessi è nata una attrazione fatale verso quest’acqua veneziana che ogni momento regala centinaia e centinaia di combinazioni possibili…la sorpresa è l’unicità e l’irrepetibilità del risultato di ogni scatto…e i colori che soprattutto nell’isola di Burano sono spettacolari…
  • Un posto da consigliare dove andare a fare qualche fotografia?
    Non riesco a pensare che esista un posto privilegiato…sicuramente penso ad un “tempo interiore” necessario per fermarsi e attendere in qualsiasi posto ci si trovi per cogliere quello che c’è e che spesso nella fretta di andare o di non perdere troppo tempo ci lasciamo sfuggire o non cogliamo proprio… una bella foto può essere ovunque… Devo però dire che amando le foto con le persone e le loro storie, paesini o luoghi come Venezia sono veramente una fonte inesauribile di ispirazione…però ripeto…anche affacciarsi alla finestra di casa o il proprio quartiere costituiscono una miniera di possibilità…
  • A domani con la seconda parte dell’intervista…….


    Cos’è questo software per fotografie ?
    E’ un software completamente web 2.0, che permette di caricare e gestire immagini, per :
    archiviazione, promozione e vendita. Nasce per liberare dalle problematiche tecnologiche.

    Come funziona ?
    Il funzionamento è semplice: tramite ftp o java si caricano le foto e poi si procede alla personalizzazione di foto e estetica, ovviamente si possono modificare nome, metadati e didascalie di ogni singola fotografia. Per chi volesse provare il software, sul sito è disponibile un prova gratuita di 30 giorni.; qui sotto trovate 2 video che mostrano le potenzialità di momapix: nell’interfaccia da amministratore e da cliente.

    A questo punto vogliamo sapere quanto costa ?
    Il base nella versione per fotografi freelance -MomaPIX ONE monoutente- ha un costo mensile di 35 euro, mentre la versione -MomaPIX PLUS multiutente- ha un costo mensile di 75 euro. Tuttavia per gli utenti del sito www.conlafotografia.com c’è una promozione speciale con il prezzo scontato del 20% rispetto a quello di listino utilizzando questi codici al momento della registrazione. I primi dieci codici (validi fino al 31 Dic 2009) con sconto del 20% sul listino sono questi:

    CLF48621
    CLF08621
    CLF08231
    CLF33321
    CLF07541
    CLF03445
    CLF08564
    CLF45644
    CLF04643
    CLF03454
    CLF02343

    Ogni codice può essere utilizzato una sola volta.

    Software


  • Cosa vorresti fotografare?
    Il mio sogno è poter un giorno, fotografare qualche paese povero dell’ Africa centrale. Speriamo che un giorno, si avveri…..
  • Un episodio da raccontare legato alla tua esperienza?
    Episodi ne potrei citare parecchi come quelli che mi sono capitati in Messico o in Tunisia, ma quello più vivo nella mia memoria si è svolto poco distante, a Catania. Camminando per le vie del centro storico sono stato attratto da un barbone vestito in modo decisamente inusuale e che riusciva a dormire, o almeno così mi sembrava, su un muretto in pieno giorno, quando intorno a lui c’era il caos più totale. Mi sono avvicinato per fare qualche scatto a questo personaggio e al contesto che lo circondava. Inizialmente sono riuscito a scattare delle foto ad una distanza di circa 10 metri dal soggetto, ma non contento mi sono ulteriormente avvicinato per riprendere il personaggio più da vicino, ma questi, accortosi della mia presenza si è alzato borbottando parole che non sono riuscito a comprendere. Io, incurante del personaggio che mi trovavo di fronte, ho continuato a scattare fino a quando questi non si è avvicinato a me e ha tirato fuori dal suo sudicio cappotto un forbicione solitamente adoperato per il giardinaggio e me l’ha puntato al collo. Solo a questo punto mi sono reso conto che il “simpatico” barbone non gradiva la mia presenza né apprezzava il fatto che gli scattassi delle foto, per cui dopo aver cercato di tranquillizzarlo mi sono velocemente dileguato temendo per la mia incolumità. Questo episodio tuttavia non mi è servito da insegnamento, infatti, se mi capita di scattare qualche foto in situazioni di pericolo, mi piace rischiare pur di portare a casa qualche scatto originale ed unico.
  • Sul tuo sito ci sono molti primi piani, come scegli e ti avvicini al soggetto?
    Quello dei ritratti è il settore della fotografia, dove riesco ad esprimermi meglio. Soprattutto sul ritratto agli anziani trovo la mia massima ispirazione. Gli anziani, con il loro sguardo, con le loro rughe scavate dal tempo, riescono sempre a catturare la mia attenzione, riescono sempre ad emozionarmi. Di solito, i migliori ritratti, li realizzo per le strade dei paesini siciliani. Nulla è programmato! Camminando con la macchina al collo, e guardandomi intorno, appena vedo un soggetto fotograficamente interessante, non lo mollo, finchè non ho raggiunto il mio scopo….: scattargli qualche foto. Con gli anni, ho affinato la tecnica dell’”Abbordaggio senile”. Vi spiego in cosa consiste. Mi avvicino al soggetto, con fare disinvolto e costernato. Di solito, faccio finta che mi sono perso e chiedo informazioni su come raggiungere ad esempio una determinata chiesa. Si vede subito se la persona è disponibile al dialogo. Appena inizia a parlare per indirizzarmi la strada, io, faccio finta di ascoltare, e nel frattempo mi regolo la macchina fotografica in base alle condizioni di luce (una volta mi è capitato pure, che gli ho avvicinato l’esposimetro in viso, mi avrà preso per pazzo!). Dopo che mi ha indicato la strada, inizio a fare i complimenti, sul suo bel paesino, ed é qui che il soggetto, di solito, si scioglie, e mi comincia a narrare vicende storiche di quel paese. Dopo pochi minuti, quando ho già la macchina settata, e pronta per lo scatto, gli butto la prima “pietra” dicendogli: “ma lo sa che lei ha un viso veramente interessante? Quasi quasi, col suo permesso le scatterei una bella fotografia”! E qui, mi gioco tutto! Di solito, non accettano subito, e si lasciano un tantino pregare. Ma al secondo invito accettano, e alcuni soggetti addirittura, mi chiedono come possono mettersi per venir meglio in foto. Alla fine del “servizio”, mi chiedono se possono avere la fotografia. Molto spesso, quando me lo chiedono, mi faccio dare il loro indirizzo, e dopo alcune settimane gli spedisco la foto a casa. Ecco spiegata la tecnica dell’ ”abbordaggio senile”.
  • www.photolook.it ovvero?
    Per adesso è un sito fuori servizio. Mesi fa, è stato attaccato da un virus. Adesso, mi trovo nelle condizioni di doverlo ricostruire da cima a fondo. Appena ho qualche giorno libero, mi dedico nuovamente a photolook. Era diventata una bella comunità di circa mille iscritti. La caratteristica di questo sito, era quella che non c’erano etichette particolari. Gli utenti pubblicavano le proprie foto e nei commenti…. se ne leggevano di tutti i colori. Alcuni se la prendevano, altri ci ridevano su… era un modo come un altro per giocare con la fotografia. Photolookiani…. Ritorneremo!!!
  • Quando rivedi le tue vecchie fotografie,cosa pensi?
    Molto volte mi capita, di rivedere delle mie vecchie foto. In alcuni casi, riprovo le stese emozioni che ho avuto nel momento dello scatto e questa per me, è una foto ben riuscita. Altre volte, mi lasciano totalmente indifferente e mi chiedo: “Ma perché ho scattato sta foto? Che volevo rappresentare”? Mi viene voglia di cancellarla, ma poi, la lascio tranquilla nella sua cartella…. Del resto, anche quella è la mia storia! Queste foto mi servono per capire i miei progressi…sempre che ce ne siano!
  • Ci fai vedere il tuo primo e ultimo scatto?
    Il mio primo scatto risale al 1980, quando avevo appena 6 anni. Era il periodo in cui della macchina fotografica, poco mi interessavo. Ho davanti a me questa foto in questo momento ma non ritengo che sia il caso di pubblicarla, troppo personale! Ve la posso descrivere però: Foto scattata ai miei genitori a Gubbio, davanti il Il palazzo dei Consoli. Piedi dei soggetti ritratti rigorosamente tagliati, una pesante sfocatura caratterizza l’intero fotogramma, inclinazione di circa 30 gradi. Colori smorti, soggetti non riconoscibili. Invece, l’ultimo scatto è questo, in questa foto, rispetto a quella del 1980, mi ci sono impegnato un tantino di più.
  • Grazie a Walter per la disponibilità, vi ricordo il suo sito www.walterlocascio.it